Double Infinity
Con "Double Infinity", i Big Thief presentano un album più intimo e concentrato rispetto al precedente lavoro. La band, ora un trio dopo l'uscita del bassista Max Olearchik, ha saputo arricchire il suo sound collaborando con undici musicisti di New York e il produttore Dom Monks.
Il risultato è un disco che abbandona in parte il folk tradizionale per esplorare territori più psichedelici e percussivi. Nonostante la durata contenuta, l'album è denso e minuziosamente dettagliato, pur risultando più semplice e immediato all'ascolto. Gli arrangiamenti, che a tratti sembrano caotici, dimostrano una maturità impressionante. Le trame strumentali sono ricche e imprevedibili, come in "Words" e "No Fear", dove chitarre e basso creano dialoghi sonori affascinanti.
A guidare il tutto, il songwriting di Adrianne Lenker, che in questo lavoro opta per un approccio più diretto e sincero, abbandonando le complesse metafore per privilegiare sentimenti più immediati. La presenza di Laaraji, leggenda della musica ambient, in "Grandmother", aggiunge un'ulteriore sfumatura, confermando la volontà della band di esplorare nuove direzioni.
Tracce
1 - Incomprehensible - 03:53
2 - Words - 03:47
3 - Los Angeles - 03:57
4 - All Night All Day - 04:48
5 - Double Infinity - 04:12
6 - No Fear - 06:58
7 - Grandmother - 06:00
8 - Happy with You - 04:26
9 - How Could I Have Known - 04:48