A distanza di ben 16 anni, i Clipse tornano con un progetto che di sicuro non ha deluso le attese. Se Pusha T è rimasto sotto i riflettori, No Malice torna dopo un periodo di riflessione, culminato con la conversione alla religione cristiana; è quest’ultimo, infatti, a prendendosi la maggior parte dei versi finali, chiosando con uno stile più introspettivo le barre più esibizioniste del fratello. La direzione artistica, come da tradizione, è affidata a Pharrell Williams e i 𝘧𝘦𝘢𝘵𝘶𝘳𝘪𝘯𝘨 sono di gente come Kendrick Lamar (in 𝘊𝘩𝘢𝘪𝘯𝘴 & 𝘞𝘩𝘪𝘱𝘴, ma avrebbe anche avuto un verso, in origine, in 𝘚𝘰 𝘉𝘦 𝘐𝘵), Tyler, the Creator (in 𝘗.𝘖.𝘝.) e Nas (in 𝘓𝘦𝘵 𝘎𝘰𝘥 𝘚𝘰𝘳𝘵 𝘌𝘮 𝘖𝘶𝘵 / 𝘊𝘩𝘢𝘯𝘥𝘦𝘭𝘪𝘦𝘳𝘴). L’album si apre con 𝘛𝘩𝘦 𝘉𝘪𝘳𝘥𝘴 𝘋𝘰𝘯'𝘵 𝘚𝘪𝘯𝘨, un brano toccante nel quale i due fratelli affrontano la tematica della perdita dei propri genitori. Nel primo verso, Pusha si ispira a una conversazione con la madre scomparsa: "𝘓𝘰𝘴𝘵 𝘪𝘯 𝘦𝘮𝘰𝘵𝘪𝘰𝘯, 𝘮𝘢𝘮𝘢'𝘴 𝘺𝘰𝘶𝘯𝘨𝘦𝘴𝘵 / 𝘛𝘳𝘺𝘯𝘢 𝘯𝘢𝘷𝘪𝘨𝘢𝘵𝘦 𝘭𝘪𝘧𝘦 𝘸𝘪𝘵𝘩𝘰𝘶𝘵 𝘮𝘺 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘢𝘴𝘴 / 𝘚𝘰𝘮𝘦 𝘦𝘹𝘱𝘦𝘳𝘪𝘦𝘯𝘤𝘦 𝘥𝘦𝘢𝘵𝘩 𝘢𝘯𝘥 𝘧𝘦𝘦𝘭 𝘯𝘶𝘮𝘣𝘯𝘦𝘴𝘴 / 𝘉𝘶𝘵 𝘯𝘰𝘵 𝘮𝘦, 𝘐 𝘧𝘦𝘭𝘵 𝘪𝘵 𝘢𝘭𝘭 𝘢𝘯𝘥 𝘤𝘰𝘶𝘭𝘥𝘯'𝘵 𝘧𝘶𝘯𝘤𝘵𝘪𝘰𝘯". Nel secondo, invece, No Malice prende spunto da una commovente conversazione avuta col padre. In 𝘔.𝘛.𝘉.𝘛.𝘛.𝘍. i fratelli danno saggio della loro abilità nella 𝘴𝘱𝘰𝘬𝘦𝘯 𝘱𝘰𝘦𝘵𝘳𝘺, poiché la prima sezione semanticamente rilevante di ciascuno dei loro versi è lasciata musicalmente scoperta. In 𝘊𝘩𝘢𝘪𝘯𝘴 & 𝘞𝘩𝘪𝘱𝘴, No Malice mostra tutta la sua maturazione rappando sia delle ansie causate dall’accumulo eccessivo di denaro sia citando Giovanni, che nel suo Vangelo parla di come il ladro (in queste barre Malice intende per estensione il Diavolo, o se si vuole il “Male”) non entri in una casa se non con l’intento di rubare, uccidere e distruggere: “𝘐𝘵 𝘥𝘰𝘯'𝘵 𝘵𝘢𝘬𝘦 𝘮𝘶𝘤𝘩 𝘵𝘰 𝘱𝘶𝘵 𝘵𝘸𝘰 𝘢𝘯𝘥 𝘵𝘸𝘰 / 𝘠𝘰𝘶𝘳 𝘭𝘶𝘤𝘬𝘺 𝘴𝘵𝘳𝘦𝘢𝘬 𝘪𝘴 𝘯𝘰𝘸 𝘭𝘰𝘴𝘪𝘯' 𝘺𝘰𝘶 [...] 𝘑𝘰𝘩𝘯 10:10, 𝘵𝘩𝘢𝘵'𝘴 𝘮𝘺 𝘶𝘴𝘶𝘢𝘭 / 𝘔𝘢𝘮𝘢𝘴 𝘪𝘴 𝘧𝘢𝘭𝘭𝘪𝘯' 𝘰𝘶𝘵 𝘪𝘯 𝘧𝘶𝘯𝘦𝘳𝘢𝘭𝘴”.

Mattia

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