moisturizer
L'attesa per "Moisturizer", il secondo album dei Wet Leg, ha elettrizzato il panorama indie-rock internazionale!
Dalla loro base sull'Isola di Wight, la band dimostra una notevole agilità, spaziando da new wave a indie rock e post-punk, con velate incursioni nel punk più tradizionale.
Il fulcro è la voce di Rhian Teasdale. Il suo timbro distaccato ma affascinante dona a ogni brano un'identità inconfondibile. "Moisturizer" si rivela meno diretto del previsto, più intimo e personale, pur conservando una decisa maturità compositiva. L'impressione è di un lavoro nato fluidamente, senza forzature, che cattura con riff incisivi e sonorità che spaziano dall'energia rock a momenti più riflessivi. La band non si ripete mai: ogni traccia aggiunge un tassello unico al mosaico di "Moisturizer".
Andrea
Onmusiq
Se passate la traduzione, il secondo album del gruppo dell’isola di Wight è costruito su un impianto completamente catchy inteso come paraculo, in senso positivo (?). 12 tracce, fra cui spiccano i singoli già patrimonio collettivo di rotazioni radiofoniche; per il resto buone composizioni e produzioni con un’altra manciata di brani pronti ad entrare in testa, senza mai strafare e uscire dal seminato ma dimostrando comunque una maturità raggiunta, specie sul palcoscenico.
Tracce
1 - CPR - 02:50
2 - liquidize - 02:27
3 - catch these fists - 03:08
4 - davina mccall - 03:47
5 - jennifer's body - 02:26
6 - mangetout - 03:24
7 - pond song - 02:58
8 - pokemon - 03:26
9 - pillow talk - 02:56
10 - don’t speak - 03:13
11 - 11:21 - 03:46
12 - u and me at home - 04:01