Raekwon è tornato con 𝘛𝘩𝘦 𝘌𝘮𝘱𝘦𝘳𝘰𝘳'𝘴 𝘕𝘦𝘸 𝘊𝘭𝘰𝘵𝘩𝘦𝘴, un album veramente sensazionale. Un progetto in cui lo Chef del Wu-Tang Clan ci ricorda il suo talento fuori scala nell’arte dello 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘺𝘵𝘦𝘭𝘭𝘪𝘯𝘨, in particolare nei suoi racconti vividi, suggestivi e 𝘨𝘭𝘢𝘮𝘰𝘶𝘳 della vita di strada. In 𝘛𝘩𝘦 𝘎𝘶𝘺 𝘛𝘩𝘢𝘵 𝘗𝘭𝘢𝘯𝘴 𝘐𝘵 siamo di fronte a un unico verso ben strutturato nel quale lo “𝘴𝘵𝘳𝘦𝘦𝘵 𝘤𝘰𝘥𝘦” viene mostrato nella sua densità tragica ed emotiva. Si parla di onore e di fedeltà, ma anche degli stenti che ne derivano: “𝘐'𝘥 𝘳𝘢𝘵𝘩𝘦𝘳 𝘣𝘦 𝘳𝘦𝘷𝘦𝘳𝘦𝘥 𝘵𝘩𝘢𝘯 𝘧𝘦𝘢𝘳𝘦𝘥 / 𝘚𝘶𝘳𝘷𝘦𝘪𝘭𝘭𝘢𝘯𝘤𝘦 𝘵𝘢𝘱𝘦𝘴 𝘨𝘦𝘵 𝘴𝘩𝘰𝘸𝘯, 𝘐 𝘴𝘩𝘰𝘵 𝘩𝘪𝘮, 𝘴𝘩𝘦𝘭𝘭𝘴 𝘴𝘭𝘪𝘥 𝘶𝘯𝘥𝘦𝘳 𝘩𝘪𝘴 𝘣𝘦𝘥 / 𝘉𝘦𝘦𝘧 𝘸𝘢𝘴 𝘸𝘦𝘪𝘳𝘥, 𝘦𝘷𝘦𝘳𝘺𝘣𝘰𝘥𝘺 𝘴𝘵𝘢𝘯𝘥𝘪𝘯𝘨 𝘳𝘪𝘨𝘩𝘵 𝘵𝘩𝘦𝘳𝘦 [...] 𝘏𝘦 𝘥𝘪𝘦𝘥 𝘪𝘯 '89 𝘧𝘳𝘰𝘮 𝘢𝘯 𝘰𝘷𝘦𝘳𝘥𝘰𝘴𝘦, 𝘩𝘦 𝘫𝘶𝘮𝘱𝘦𝘥 𝘰𝘧𝘧 𝘵𝘩𝘦 𝘵𝘪𝘦𝘳/𝘛𝘦𝘢𝘳𝘴 𝘪𝘯 𝘩𝘪𝘴 𝘧𝘢𝘤𝘦, 𝘸𝘩𝘺 𝘺'𝘢𝘭𝘭 𝘥𝘰 '𝘦𝘮? 𝘠𝘰, 𝘺𝘰𝘶 𝘬𝘯𝘰𝘸 𝘵𝘩𝘢𝘵 𝘐 𝘬𝘯𝘦𝘸 𝘩𝘪𝘮, 𝘣𝘳𝘰/𝘕𝘰𝘸 𝘪𝘵'𝘴 𝘨𝘰𝘯' 𝘣𝘦 𝘢 𝘣𝘪𝘨 𝘸𝘢𝘳, 𝘱𝘪𝘨 𝘣𝘳𝘰𝘬𝘦 𝘩𝘪𝘴 𝘫𝘢𝘸, 𝘙𝘢𝘦 𝘩𝘦𝘳𝘦”.Un’altra traccia significativa non può che essere 𝘛𝘩𝘦 𝘖𝘮𝘦𝘳𝘵𝘢, dove il lungo verso affidato a Nas parla di temi religiosi, politici e sociali, che si intrecciano senza soluzione di continuità:“𝘞𝘩𝘰 𝘩𝘢𝘴 𝘵𝘳𝘶𝘦 𝘱𝘰𝘸𝘦𝘳? [...] 𝘞𝘪𝘵𝘩 𝘢𝘴𝘴𝘢𝘶𝘭𝘵 𝘳𝘪𝘧𝘭𝘦𝘴 𝘯𝘦𝘢𝘳 𝘢𝘳𝘮𝘺 𝘣𝘢𝘴𝘦𝘴 𝘧𝘢𝘳 𝘣𝘦𝘺𝘰𝘯𝘥 𝘕𝘦𝘸 𝘠𝘰𝘳𝘬/𝘖𝘯 𝘧𝘰𝘳𝘦𝘪𝘨𝘯 𝘣𝘭𝘰𝘤𝘬𝘴 𝘭𝘪𝘬𝘦 𝘏𝘢𝘮𝘢𝘴, 𝘨𝘶𝘺𝘴 𝘪𝘯 𝘦𝘮𝘦𝘳𝘨𝘦𝘯𝘤𝘺 𝘵𝘳𝘪𝘢𝘨𝘦 [...] 𝘈𝘯𝘰𝘵𝘩𝘦𝘳 𝘱𝘢𝘪𝘯𝘵𝘪𝘯𝘨 𝘸𝘢𝘴 𝘣𝘭𝘢𝘤𝘬 𝘯𝘢𝘵𝘪𝘷𝘦𝘴 𝘣𝘦𝘧𝘰𝘳𝘦 𝘊𝘦𝘯𝘵𝘳𝘢𝘭 𝘗𝘢𝘳𝘬/𝘠𝘰𝘶 𝘬𝘯𝘰𝘸 𝘵𝘩𝘦 𝘤𝘭𝘢𝘪𝘮𝘴, 𝘵𝘩𝘪𝘴 𝘸𝘢𝘴 𝘢𝘭𝘭 𝘯𝘢𝘵𝘪𝘷𝘦𝘴' 𝘵𝘦𝘳𝘳𝘢𝘪𝘯”.In 1 𝘓𝘪𝘧𝘦, Rae punta il dito contro l’industria discografica, che appiattisce la narrativa e la complessità poetica della sua arte:“𝘊𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰𝘭𝘭𝘪𝘯𝘨 𝘯𝘢𝘳𝘳𝘢𝘵𝘪𝘷𝘦𝘴, 𝘴𝘦𝘯𝘥𝘪𝘯𝘨 𝘸𝘳𝘰𝘯𝘨 𝘵𝘩𝘰𝘶𝘨𝘩𝘵𝘴 𝘵𝘰 𝘵𝘩𝘦 𝘴𝘦𝘦𝘥𝘴/𝘚𝘢𝘷𝘦 𝘰𝘶𝘳 𝘣𝘢𝘣𝘪𝘦𝘴, 𝘵𝘩𝘦𝘳𝘦'𝘴 𝘯𝘰𝘵𝘩𝘪𝘯𝘨 𝘦𝘭𝘴𝘦 𝘵𝘰 𝘷𝘪𝘣𝘦 𝘸𝘪𝘵𝘩 𝘵𝘩𝘦 𝘮𝘦𝘢𝘯𝘴”.

Mattia

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