White Roses, My God
*White Roses, My God*: una barriera che vale la pena di infrangere
"C'è un momento in cui qualcosa esce dalla tua bocca che non sapevi sarebbe uscito, e poi si trasforma in qualcos’altro. E ancora in qualcos’altro. E ti scuote. Perché quello che è appena uscito era più preciso, accurato e organizzato di qualsiasi cosa avresti potuto immaginare" dice Alan Sparhawk, co-fondatore della band Low, pioniera del movimento slowcore.
Undici tracce per esorcizzare il dolore, per liberarlo e trasformarlo. L'uso del vocoder e degli effetti elettronici sposta l'ascolto su un'altro piano, dentro cui la linearità crolla, creando uno spazio privo di descrizione, una nuova realtà. Proprio lì, in questa nuova dimensione, parole come perdita e solitudine trovano il modo di trasformarsi.
White Roses, My God è un viaggio emotivo profondo, nato dalla perdita della moglie Mimi Parker (cuore della band Low).
L'album è stato registrato presso i 20 Below Studios a Duluth, Minnesota. Co-prodotto e ingegnerizzato da Alan Sparhawk e Nat Harvie, rappresenta una svolta significativa nella carriera di Sparhawk, segnando il suo primo lavoro solista ufficiale.