
McKinley Dixon si conferma uno tra gli artisti più incisivi dell’underground hip-hop con Magic, Alive!, un concept album che fonde jazz-rap e neo-soul in un’opera densa, rituale e profondamente emotiva. Attraverso la storia di tre ragazzini che tentano di riportare in vita il loro amico, Dixon esplora la magia come atto di memoria, collettività e resistenza al lutto.
Run, Run, Run Pt. II rappresenta uno dei fulcri emotivi e narrativi dell’album, un momento cardine in cui McKinley Dixon rielabora e trasforma le istanze già espresse nella prima Run, Run, Run, pubblicata due anni fa su Beloved! Paradise! Jazz!?.
Nel brano del 2023, la corsa è metafora della sopravvivenza nera, un atto comunitario di autodifesa e resistenza, tanto fisico quanto esistenziale: si può scappare dalla polizia, dai propri traumi passati e dal pericolo di morte, ma anche dalla rassegnazione a una società brutale basata sull’esclusione del diverso. Oltre alla corsa, troviamo il volo come ulteriore mezzo per la liberazione spirituale, che può essere interpretata anche come morte prematura.
A differenza del primo, questo secondo capitolo è più oscuro e cinematografico: in linea con la trama del concept, la sopravvivenza è qui trasformata in un vero e proprio rituale volto a esorcizzare la morte.
Le immagini religiose e funebri si fanno più nette e visionarie: il ragazzino defunto viene qui trasformato in una presenza sospesa in equilibrio tra la vita e un aldilà che rappresenta la memoria, l’amore e la comunità.
Nell’amara consapevolezza che l’amore e la gioventù non bastano a proteggere le persone, troviamo la volontà di corsa oltre la morte come rivendicazione affettiva: correre non è più solo sopravvivere, ma è anche resistere attraverso il ricordo e mantenere in vita chi non c’è più.
In conclusione, Run, Run, Run Pt. II è celebrazione di un’identità condivisa, resistente e spiritualmente viva. È un brano che trasforma il dolore in mito, l’amicizia in magia e la perdita in memoria attiva.
Correte anche voi a ascoltare questi brani e questo splendido nuovo album, che di certo è tra i miei preferiti di questo imprevedibile 2025.
Che la Musica vi accompagni!