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Senza alcun dubbio Little Simz è il volto per eccellenza del rap femminile contemporaneo: il suo nuovo lavoro, Lotus, pur non essendo secondo me a livello di album quali Grey Area e Sometimes I Might Be Introvert, è comunque estremamente valido e conferma la grande versatilità dell’artista, che si muove con naturalezza tra beat primordiali (Flood), ballate neosoul (Free) e arrangiamenti opulenti (Lotus).
Tra i momenti più intensi e rilevanti dell’album dal punto di vista lirico spicca Blood, un brano strutturato mediante un dialogo carico di tensione emotiva, in cui Little Simz duetta con Wretch 32 simulando una conversazione telefonica tra due fratelli fisicamente e emotivamente distanti.
Attraverso versi diretti e dolorosi, i due artisti affrontano temi come la distanza familiare, il peso delle aspettative, il trauma generazionale e il bisogno represso di connessione umana.
L’inizio della conversazione è teso e pieno di rancore: entrambi si sentono incompresi e si rinfacciano silenzi, assenze e responsabilità familiari. Tuttavia, con il progredire del brano, il dialogo si apre a uno spazio più vulnerabile e sincero. Il fratello ammette le sue difficoltà emotive e personali, vale a dire la fatica di reggere la pressione del successo, gli errori commessi, la nostalgia per le proprie radici. D’altra parte, la sorella confessa il dolore di sentirsi esclusa, pur vivendo ogni giorno il peso emotivo della famiglia. Entrambi riconoscono di portare dentro ferite molto diverse ma complementari e il confronto culmina in una richiesta di vicinanza autentica ("I only phoned you 'cause I need a friend").
La struttura di Blood richiama alla mente quella di We Cry Together di Kendrick Lamar, altro brano in cui viene utilizzato il formato del dialogo serrato, stavolta per esplorare dinamiche di una coppia intrappolata in una relazione tossica.
In entrambi i casi, ci troviamo di fronte a una conversazione diretta che si sviluppa come una scena teatrale più che come una canzone tradizionale. Tuttavia, se We Cry Together mette in scena il confronto esplosivo e tossico tra due partner, intrappolati in un ciclo di accuse, dipendenza e rabbia repressa, Blood affronta il dolore familiare con toni più misurati, pur mantenendo un’intensità emotiva altissima.
Laddove Kendrick e Taylour Paige si lanciano insulti feroci in un conflitto decisamente statico che sfocia in un riavvicinamento fisico molto ambiguo, Simz e Wretch 32 si confrontano con frustrazioni profonde, che sono tuttavia orientate alla riconciliazione e alla volontà di guarire.
In conclusione, Blood ci ricorda che i confronti più duri, se affrontati con sincerità, possono evolvere e trasformarsi in occasioni di riconciliazione. La dinamicità di uno scambio emotivo autentico non risiede tanto nell’alzare la voce, quanto nella capacità di ascoltare e accogliere anche le ferite più profonde.
"If you want greener grass, you have to water where you are"
Che la Musica vi accompagni!
Luca