RetroPop: dalla preistoria all'industria musicale
Breve storia sull'evoluzione del nostro modo di ascoltare la musica
1. Dalla preistoria all'industria musicale

Dall'alba dei tempi l'essere umano ha sempre suonato e ascoltato solo musica dal vivo. Non esisteva la possibilità di registrare la musica e l'unico modo per tramandarla era scrivere le note su uno spartito, oppure ascoltare una canzone e ripeterla a memoria. Dopo migliaia di anni, a metà del 1800 in Francia viene creato uno strumento che sarà destinato a cambiare radicalmente il nostro modo di ascoltare la musica. Il 25 marzo 1857 Édouard-Léon Scott de Martinville brevetta il Fonoautografo, il primo strumento che permette di registrare (ma non ancora di riprodurre) i suoni e la musica. Dopo migliaia di anni sta per iniziare l'era dell'industria musicale.


2. Primi esperimenti: Fonografo e Grafofono

20 anni dopo, nel 1877, Thomas Edison inventa il Fonografo, il primo strumento che permette di registrare e riprodurre il suono su un rullo di ottone e stagnola (il cilindro fonografico). In realtà il fonografo non nasce per acquisire e riprodurre musica: lo scopo di Edison è quello di registrare lettere negli uffici e creare audiolibri per non vedenti. Qualche anno dopo viene creato il Grafofono, una versione migliorata del Fonografo, con l'utilizzo della cera al posto della stagnola. La scienza e la tecnologia cercano di immortalare i brani musicali, donando loro vita eterna... nel bene o nel male.


3. La grande svolta: il Grammofono

10 anni dopo, in America, l'inventore tedesco Emile Berliner perfeziona il fonografo utilizzando dischi di gommalacca a 78 giri, chiamati dischi fonografici. Nasce così il primo Grammofono, padre del moderno giradischi. Il successo è immediato: i dischi sono più facili da produrre, trasportare e immagazzinare. Il modello Standard costa 29$ (lo stipendio medio agli inizi del '900 è di 50$ al mese). Da questo momento in poi chiunque (se ha il denaro) può acquistare un grammofono e ascoltare musica registrata nel proprio salotto, da solo o in compagnia di amici. Il disco a 78 giri rimarrà il formato standard fino agli anni '50.


4. Il primo registratore: il Telegrafono

Una nuova invenzione è alle porte: nel 1898 il danese Valdemar Poulsen inventa il Telegrafono, meglio conosciuto come registratore a filo. I suoni non vengono incisi su un disco, ma memorizzati su un filo di acciaio magnetizzato da una testina. È il primo apparecchio che consente di collegare un microfono per registrare i suoni dell’ambiente. Il suo scopo iniziale, ancora una volta, non è rivolto al mondo musicale. Infatti fino agli anni '40 il telegrafono viene utilizzato soprattutto per registrare conferenze o eventi teatrali. La qualità di registrazione è molto bassa, presenta forti rumori di fondo, distorsioni e cambi di velocità notevoli. Ascoltare musica è quasi impossibile... Ma è solo questione di tempo.


5. Registratore su nastro: il Magnetofono

30 anni dopo, in Germania, viene brevettato il Magnetophon K1, il primo modello di registratore che utilizza nastri magnetici al posto del filo d'acciaio. La qualità di registrazione è molto superiore, finalmente è possibile ascoltare musica registrata con una qualità accettabile. Il magnetofono rivoluziona il mondo della registrazione commerciale, viene ampiamente utilizzato nelle stazioni radio, nelle sale da concerto, nelle manifestazioni politiche e in televisione. Per un'ora di registrazione sono necessari quasi mille metri di nastro magnetico, ma la bobina può essere sovrascritta più volte. Per i musicisti è un grande vantaggio, se fanno errori possono registrare di nuovo.


6. Nasce la Musicassetta e la musica diventa portatile

Nel 1963, a Berlino, Lou Ottens presenta la sua creazione: la prima musicassetta della storia. Grazie a questa invenzione la musica diventa accessibile a tutti e facilmente trasportatile. Si può ascoltare nelle case, nelle automobili, in qualsiasi luogo, a basso costo e con una qualità elevata. La musicassetta è robusta, facile da utilizzare, molto economica e tascabile. Questo è un miracolo per l'industria musicale, che inizia a registrare e distribuire su musicassetta i primi veri album. Questa invenzione segna l'inizio della produzione discografica di massa... e della pirateria musicale.


7. Musica da passeggio: nasce il Walkman

La tecnologia di riproduzione musicale è sempre più tascabile: nel luglio del 1979 Sony lancia sul mercato un piccolo lettore di musicassette con le cuffie che cambierà per sempre il modo di ascoltare la musica: il Walkman! Inizia l’era dell’ascolto personalizzato: ascolta la musica che vuoi, quando vuoi, dove vuoi. Con il Walkman, alimentato da piccole batterie, è possibile ascoltare la propria musica durante le passeggiate, lo sport, all’aria aperta, in totale intimità. Per non rendere le persone troppo asociali, la prima versione del Walkman aveva una doppia uscita per le cuffie, per ascoltare musica in compagnia... Ma nessuno utilizzava questa funzione, così venne rimossa.


8. Musica ad Alta Fedeltà con il CD Audio

Grazie a vinili, cassette, autoradio e stereo portatili, la musica è ovunque: nelle case, per le strade, nei negozi, in città e nei luoghi più remoti. Ma la qualità del supporto ha i suoi limiti: vinili e cassette producono fruscii, crepitii, lievi distorsioni. Inoltre si rovinano facilmente, ad ogni ascolto la qualità musicale peggiora. Di nuovo Sony, nel 1982, compie un enorme balzo in avanti, con il primo Compact Disc Audio della storia. Per la prima volta il suono viene memorizzato in formato digitale. La qualità è altissima, priva di fruscii e distorsioni meccaniche, il CD non si rovina con l'ascolto (a patto di non graffiarne la superficie). Inizia il declino di vinili e cassette.


9. Internet, il formato MP3 e... i pirati

Fino alla fine degli anni 90' c'era un solo modo per scambiarsi la musica: prestare o duplicare una musicassetta o un cd audio. La pirateria musicale era già diffusa, ma la musica era ancora legata a un supporto fisico. Con l'arrivo di internet e del formato MP3, che riduce drasticamente la dimensione dei files musicali mantenendo una buona qualità sonora, chiunque può scambiarsi musica in digitale, senza bisogno di supporto fisico. Dal 1998 in poi vengono commercializzati lettori MP3 sempre più capienti, che possono contenere migliaia di album e canzoni. A causa di siti web come Napster la pirateria musicale dilaga e crollano le vendite dei CD audio.


10. Musica in streaming senza limiti

Nel 2003 Apple lancia sul mercato il suo famoso lettore mp3 iPod, assieme al servizio iTunes, che permette di scaricare musica in abbonamento. Nel 2006 nasce Spotify, il servizio di musica in streaming più famoso al mondo. Grazie allo smartphone e a Spotify è ora possibile ascoltare gratuitamente o con un piccolo abbonamento milioni di album e canzoni, senza limiti. Ogni giorno vengono caricate su Spotify oltre 60 mila nuove canzoni. Quasi nessuno acquista più cd e vinili, poche grandi case discografiche (le major) dominano il mercato dello streaming online, mentre gli artisti emergenti e indipendenti sono sempre più in difficoltà. Quale sarà la prossima grande rivoluzione?